Nel Paese più bello del mondo, nella regione più famosa d’Europa, fra i territori più belli d’Italia ce n’è uno ancora misconosciuto: quello di Volterra. La città che dall’alto del suo colle guarda Pisa, Siena e Firenze, la città con case-torri e campanili. Territorio fecondo, tanto da farlo eleggere dagli Etruschi come loro base, anche per le sue fonti limpide e fresche come S. Felice e Docciola. Tante, troppe le ricchezze locali. Almeno una trentina i motivi per visitarlo. In ordine alfabetico:
A come ALABASTRO. Già gli Etruschi lo adoperavano per farne urne cinerarie. Nel 1700 fu fondata da Marcello Inghirami la prima scuola di alabastrai. Benedetto Viti vendette in giro per il mondo gli oggetti maestosi creati dalle abili mani degli artigiani del luogo.
B come BONHOEFFER. Mecenate tedesco che ha visto in questo luogo un alto potenziale. La sua creatura Poggio Montecastelli, un borgo che accoglie scienziati e musicisti, insiste su un terreno ad alta energia che – come in vasi comunicanti – si scambia trasformandosi in sublime arte di vivere.
C come CIPRESSI. Ai confini del Comune di Volterra, una strada alberata di 5 km collega la provinciale al borgo di Sensano, un lunghissimo rettilineo fiancheggiato da due file di svettanti cipressi secolari.
D come DANTE. E’ possibile ripercorrere un itinerario classico ma guidati dal sommo poeta di madre volterrana, inseguendone atmosfere e suggestioni.
E come ENOGASTRONOMIA. Volterra non fa eccezione in ambito di tipiche prelibatezze culinarie regionali. Dagli antipasti al dolce accompagnati da ottimi vini: tutto superlativo.
F come FORTEZZA MEDICEA. Edificata dai Medici fin dall’inizio ad uso militare, oggi carcere di massima sicurezza.
G come GEOTERMIA. I residenti nei comuni volterrani fortunati si riscaldano così, gravando pochissimo sul bilancio domestico e sperimentando già da tempo una vera sostenibilità ambientale.
H come HOTELERIE. Ampia offerta ricettiva (casali, agriturismi, palazzi storici, alberghi, case vacanze, b&b e boutique hotel). Tuttavia, per un soggiorno smart di lavoro, studio o vacanza, si preferisce per praticità il Campus della Scuola Internazionale di Alta Formazione (SIAF), formula residenziale con tutti i confort che consente massima autonomia offrendo assistenza h24, possibilità di co-working e pacchetti esperienziali (transfer incluso) personalizzati e pianificati nei minimi particolari dalla solerte Paola Villanelli.
I come ISPIRAZIONE. Molti protagonisti della scena culturale di tutti i tempi hanno tratto ispirazione da Volterra descrivendola come “avvolta da un’energia particolare”: da Stendhal a Lawrence, da Visconti a D’Annunzio. E altrettanti i film girati qui.
J come JAZZ. La prossima, sarà la XXX edizione dell’innovativo, aggregante Festival Volterra Jazz, partendo dall’assunto che “la musica non guarda al colore della pelle, né all’età, né all’estrazione sociale”.
K come KOITHERAPY. L’armonìa della natura della valle ha consentito il crearsi di un’enclave nipponica fra le colline toscane. Oltre a pregiati thè da sorseggiare, c’è percorso immersivo dentro un labirinto di bambù, dove meditare al suono del gocciolìo dell’acqua dove nuotano preziosissime carpe multicolori, considerate animali da compagnia in Giappone. (www.koistyle.it).
L come LIRICA. E non solo: il cartellone del magnifico Teatro ottocentesco dell’Accademia dei Riuniti “Persio Flacco” spazia dal musical allo swing, dalla poesia al Bel Canto, dal balletto al cabaret, frutto della visione lungimirante e poliedrica del suo presidente Davide Giampiero Arcieri e del suo direttore artistico Sandro Querci.
M come MISTERO. Con il suo centro storico medievale, Volterra è nota anche come città del vampirismo, attirando recentemente un filone turistico di appassionati della saga Twilight: qui si troverebbero i Volturi – potente stirpe di morti viventi – e sempre qui sarebbe l’antica sede del Concilio dei vampiri perché proprio qui si passerebbe dal “nuovo mondo” al “vecchio continente”.
N come NATURAL BIKE PARK. Ovvero “pedalare in un quadro d’autore”: La dolce morfologia territorio, gli scenari incantati, e i percorsi agevoli fanno di questo un territorio ideale per il cicloturismo, dietro la guida MTB di Paolo Bartoli.
O come OSPEDALE PSICHIATRICO. Il più grande manicomio d’Italia (oggi museo) con le sue storie, perché chi oggi ha un disagio psichico non sia più privato della dignità umana come in passato, e per onorare chi ha subito – impotente – quella privazione.
P come PARCO ARCHEOLOGICO. Principale area verde della città di Volterra, al suo interno è possibile visitare gli scavi dell’Acropoli della città etrusca, compiendo un emozionante viaggio nel tempo e nello spazio.
Q come QUADRI. Si apre in una magnifica quanto austera corte rinascimentale la Pinacoteca di Volterra, a palazzo Minucci Solaini. Conservate qui molte opere di pregio, fra cui spicca la Deposizione del Rosso Fiorentino.
R come RISTORANTI. Dall’ antico Don Beta, in pieno centro storico, si viene accolti dal simpaticissimo Mirko, e si può assaggiare la sua tagliata d’anatra alle cipolle rosse.
S come SALE. la Rocca Sillana – dove se svolse una battagli fra Mario e Silla – fu edificata per controllarne l’estrazione e trasportarlo lungo la strada del sale “Salaiola” fino a Salisburgo e sulle coste baltiche.
T come TARTUFO. I 5 sensi sono tutti reclutati per questa avventura nei boschi volterrani avventurandosi fra piante simbiotiche, insieme a cani addestrati all’uopo.
U come UNGULATI. I cinghiali sono endemici nella zona, costituendo un problema per i contadini ma anche un ottimo, immancabile piatto dei menù toscani.
V come VOLATERRAE. Mai nome rese meglio l’idea. Città che dall’alto del suo crinale custodisce un passato straordinario coniugandolo con fierezza al suo presente. Sospesa per aria, l’ avvolgente manto di bruma del mattino conferisce a Volterra un alone fiabesco e surreale che ha ispirato letterati e artisti italiani e stranieri.
W come WINERY. Monterosola Winery è un posto dove oltre all’odore del mosto, si respira cultura e arte. Spettacolare cantina non solo per degustazioni e meeting, ma dove ci si sposa anche: e tutt’intorno, panorami indimenticabili con sculture moderne e metafisiche di Staccioli, per far prendere vita ai sogni.
X come XXII. VolterraXXII, prima città toscana della cultura 2022 ha un denso programma per tutti i palati: dalle rievocazioni storiche alle feste popolari, dalle attività editoriali alle mostre.
Y come YOGA. Il centro Yoga-Terra si chiama così per l’assonanza col nome della città. La terra è sostegno, nutrimento e accoglienza, cibo e medicina e luogo di espressione corporea. Il magnetismo di Volterra sembra essere particolarmente adatto a esercitare questa pratica.
Z come ZERO. A Km0 le prelibatezze da gustare in giro per tutta la valle di Cecina. I piccoli produttori che espongono a Volterragusto, punto di ritrovo per appassionati della buona cucina, ogni anno confermano questo messaggio.