Effetto Michelangelo

Vivere nella bellezza, fa sentire parte di essa. Sempre, in ogni situazione, anche e soprattutto in contesti di sofferenza come ospedali. Effetto Michelangelo nasce proprio all’uopo, un convegno di medici – e non solo – che prevede laboratori, performance e spettacoli in una location d’eccezione.

Le maestose Corsie Sistine del Complesso Monumentale S. Spirito in Sassia a Roma hanno ospitato il primo evento nazionale della rete “Cultura e Salute” (in collaborazione con la Asl Rm1), a cui seguiranno altri. Empatìa e libera espressione sono favorite da un contesto caratterizzato dalla bellezza esaltata da affreschi e portali. Anche a proposito di medicina.    

L’arte non solo come contesto, ma anche come strumento dell’azione di cura di sé e degli altri. Esempio concreto di “buone pratiche” di utilizzo del bene culturale per il recupero, il mantenimento e la promozione della salute psico-fisica.

Riabilitazione e terapia, queste le funzioni dell’arte vissuta – e fruita – in prima persona dal paziente. E allora canto corale, arte circense, poesìa, scienza, laboratori di scrittura, teatro, pittura, sfilate, cinema, fotografia… tante le forme espressive esplorate. Il linguaggio del corpo parla senza bisogno di parole e rivela più di ogni altro modo il proprio essere, liberando energìe inaspettate, creativamente.

Chiunque graviti a vario titolo in ambito sanitario è stato coinvolto nell’incontro (il personale medico e paramedico è spesso vittima di burnout e stress), spaziando dalla psichiatrìa alla pediatrìa, alla filosofia: toccante la lettura di brani del testo “Come d’aria” di Ada D’Adamo, vincitrice Premio Strega 2023.   

Ecco alcune prescrizioni auspicabili: cinque minuti di poesìa al giorno, mezz’ora di musica, canto (per la socializzazione) e ballo (per problemi di equilibrio), oppure un pausa quotidiana di cura della bellezza interiore (per l’armonia psichica), qualche pagina di filosofìa (per addolcire l’invecchiamento), esercizi di sorriso (per prevenire patologie dentali), ginnastica dolce (per contrastare la senescenza), laboratori di autobiografia (per la memoria), visite a siti archeologici (per patologie neurologiche degenerative), installazioni e arti visive (per dializzati e sottoposti a trapianto), sketch comici (per l’autismo lieve), giardinaggio (per malati di Alzheimer). E poi “Gratta e Leggi”, e tanta, tanta attività motoria, possibilmente all’aperto.

Ultima curiosità? l’Effetto Michelangelo è un beneficio ottenuto grazie alla realtà virtuale applicata alla pittura per i pazienti in riabilitazione post ictus: ecco da dove prende spunto il nome del convegno. L’esperienza di pittura virtuale, potrebbe essere ripresa anche visitando un museo dove ci si improvvisa pittore partecipando creativamente alla co-creazione di un’opera d’arte. Attività, questa, che può essere fonte di soddisfazione, quanto di stimoli estetici che esercitino e allenino le facoltà mentali.