Nicolas a 19 anni in piazza nel 2023

Non è vero che i giovanissimi sono drogati dalla tecnologia, non è vero che pensano solo a bere e drogarsi, non è vero che sono sempre distratti, non è vero che non sono interessati alla cosa pubblica e alla politica. 

Come Nicolas Gabrielli. Lui è solo uno dei neomaggiorenni che crede nella difesa dei propri diritti facendosi sentire. Pacificamente, legalmente, criticamente, ma scendendo in piazza a manifestare per quelle istanze che riguardano la loro vita.

E non si arrende allo status quo: realmente crede in un’alternativa al sistema odierno. Lotta concretamente contro il futuro incerto per cambiare le cose; non colpevolizza i suoi coetanei, ma il sistema dominante che li ha dirottati verso una cultura acritica e involuta.

E usa il loro stesso linguaggio: diretto, semplice, immediato per comunicare loro il concetto che la vita è la loro e va difesa con le unghie da chi vuole impossessarsene, omologandoli e riducendoli a meri, inermi consumatori.