Quarantena, ancora?

Fino a pochi anni fa uno scenario pandemico sembrava davvero cosa da film di fantascienza ed invece eccoci qui, con un anno e poco più di esperienza, ancora se ne parla.

Questo sta tornando ad essere proprio come l’anno scorso, un periodo estremamente delicato per i contagi e con essi tutte le conseguenze che possono esserci.

La scuola torna sempre ad essere uno tra gli argomenti più delicati.

C’è paura, difficoltà di gestione, voglia di non fermarsi, eppure per moltissime strutture scolastiche private e non, di ogni grado, si torna a parlare di quarantena. 

L’argomento ormai lo conosciamo, ma siamo davvero abituati a tutto questo? Come possiamo far vivere al bambino questa situazione in modo il più sereno possibile?

La prima cosa che può essere di notevole aiuto è la trasparenza. Inutile farsi vedere invincibili e tranquilli se non lo si è, quindi parlatene insieme nel modo più cristallino e semplice.

Non abbandonate la routine che avevate riconquistato. Il rientro a scuola, al lavoro in presenza è stato traumatico per tutti, come il ristabilirsi di un ordine che avevamo ormai perduto, è importante quindi difendere la ripresa delle nostre abitudini anche tornando in quarantena.

Per i bimbi dai 6 anni in su la DAD didattica a distanza) sicuramente è un ottimo strumento per lasciar connessi gli impegni scolastici e la quotidianità, ma per i bimbi più piccoli?

Se vi è possibile cercate di mantenere gli stessi orari, dal risveglio, ai pasti, alle ninne. È importante che la giornata, seppur passata in casa possa scorrere con una cadenza oraria simile a quella che avrebbe in una giornata normale.

Routine scolastica e casalinga devono andare di pari passo.

Preparate il bambino come se dovesse andare a scuola e dividete per giornata almeno 3-4 attività (ad esempio incastri o puzzle, libri, arte e disegno, musica e attività motorie e piccole attività di vita pratica che possono essere utili mentre vi state occupando della preparazione dei pasti).

Potrebbe rivelarsi utile decidere insieme al bambino le attività che desidererebbe svolgere per il giorno dopo, così da caricarlo di curiosità e lasciargli spazio decisionale per farlo sentire più partecipe possibile, impiegherà sicuramente il tempo in modo molto più costruttivo.

Facciamo un piccolo planning immaginario:

ore 7: ci si sveglia, lava, veste

ore 7:30: colazione

ore 8/8:30: inizia la prima attività scelta

ore 9:30: spuntino come a scuola

ore 10: seconda attività o ripresa della precedente

ore 11: musica e balli, momento di svago

ore 11:30/12: mentre si prepara la pappa il bambino può rendersi utile (lavare la frutta, apparecchiare, piegare tovaglioli, fare dei piccoli travasi)

ore 12/12:30: si mangia e si riordina

ore 13/13:30:libri, musica rilassante, si abbassano le luci, ci si prepara per la ninna

ore 15/15:30: ci si sveglia, cambia e si fa merenda

ore 16: attività creativa o motoria

 

Ovviamente le giornate non sono tutte uguali e la gestione è normale che tenda a variare, tuttavia affidarsi ad un piccolo schema anche se non preso alla lettera può aiutare non solo il bambino ma anche voi ad avere un approccio più organizzato e efficace.

Non lasciate che dei cambiamenti provvisori mettano a repentaglio un lavoro di quotidianità strutturato e funzionale fatto di mesi di esperienza.

Siate voi i primi ad essere malleabili e propositivi, i vostri figli non possono che fare altrettanto.