Sì al pensiero critico

Questo periodo surreale ha prodotto un unico malcontento generale: quello che fa scendere in piazza – come non capitava da decenni – centinaia di migliaia di persone per rivendicare pacificamente i loro diritti costituzionali. E così in tutto il mondo. Contemporaneamente.  

Malgrado l’informazione mainstream liquidi frettolosamente in “un manipolo di facinorosi no vax” la marea umana che si è riversata ultimamente in strada, anziani, giovanissimi, vaccinati, forze dell’ordine, medici hanno ribadito la loro ferma opposizione a dispositivi discriminatori e regimi imposti infondendo paura. 

Pagare per poter lavorare è un reato; solo alcuni, illuminati imprenditori (Cucinelli, NaturaSì) si sono offerti di pagare i tamponi ai loro dipendenti per consentir loro di lavorare in sicurezza e senza costringerli a vaccinarsi.

L’ipocrisia di pretendere l’adozione di un codice identificativo ma non l’obbligo a vaccinarsi fa sentire le persone ingannate dal proprio Stato. “Come puoi fidarti di chi ti prende in giro e offende la tua intelligenza per scopi non giustificabili, visto che anche “i vaccinati possono contagiare e contagiarsi” come afferma l’Istituto Superiore di Sanità?” dice una biologa fra la folla dei presenti. 

E’ per questo che accademici, brillanti studenti universitari, famosi attori, personaggi noti e professionisti di calibro hanno espresso il loro fermo dissenso a un Trattamento Sanitario Obbligatorio (di fatto è ciò che viene richiesto dal Governo) “volontario” per non dover risarcire i tanti danneggiati da una terapia genica o un siero sperimentale.     

“I Padri Costituenti si stanno rivoltando nella tomba per il regresso antidemocratico a cui si sta assistendo”, secondo la gente comune incontrata in piazza S. Giovanni a Roma domenica 25 settembre (circa 100mila, non “poche migliaia” come detto in tv). “Le terapie funzionano – dice un cardiologo nel pubblico – ma rendono meno dei vaccini alle case farmaceutiche, si fidi.” 

Tre militari presenti alla manifestazione: