Il 2021 potrebbe essere finalmente l’anno della rinascita, specie se i grandi appuntamenti internazionali dove anche l’Italia sarà tra i protagonisti – la COP Giovani sul clima a fine settembre/inizio ottobre a Milano; la COP15 sulla biodiversità a Kunming (Cina) ad ottobre; il G20 a fine ottobre a Roma; la COP26 sul clima a Glasgow – vedranno assumere le decisioni e gli impegni necessari per salvare il salvabile.
Tutto per invertire la perdita di natura, per affrontare in modo più efficace il cambiamento climatico, per rafforzare l’agenda del cibo e degli oceani, per dare un nuovo impulso all’azione di conservazione. E speriamo che il rientro degli USA nell’accordo di Parigi possa contribuire a disegnare un futuro sostenibile.
E’ auspicabile che dedicare uffici deputati alla “politica climatica” rappresenti l’inizio di una fase di accelerazione globale delle politiche per azzerare le emissioni di gas serra (a cominciare dalla CO2 e dal metano) e della transizione giusta verso un’economia decarbonizzata e rigenerativa.