L’eccellente Gabriele Pignotta scrive, si dirige e recita nella godibilissima pièce in scena a Roma “Toilet”. Atto unico per una scena tragicomica che potrebbe capitare a chiunque.
Perfetto, onesto e misuratissimo momento che sembra non avere mai fine. Lente d’ingrandimento su abitudini e disabitudini quotidiane che ci cambiano la vita, ma in peggio.
Lo spettacolo inizia così: un uomo che guida telefonando, ha un bisogno fisiologico e si ferma in una piccola area di servizio di una strada secondaria di provincia. Distratto dalle continue chiamate, non memorizza dove si trova esattamente. Entra finalmente in bagno, ma quando ne esce, la porta non si apre.
Ora i punti di vista adottabili sono due: senza cellulare non l’avrebbero mai ritrovato o è proprio a causa del cellulare che si ritrova prigioniero lì?
Morale: relativizzare, rallentare e assaporare il tempo che ci sfugge di mano per i ritmi frenetici che ci fagocitano. Il senso delle priorità può maturare anche bloccati in un anonimo bagno pubblico.
“Toilet” Roma, teatro Manzoni fino al 14 maggio