Al teatro Parioli va in scena il testo psicologico di Eric-Emmanuel Schmitt per la regia di Matteo Tarasco tutto ambientato in una stanza. La cupezza degli ambienti si attenua con i ricordi affioranti di una donna, che i due uomini hanno in comune.
La solitudine cinica e disfattista in cui si è rinchiuso Abel (Glauco Mauri) viene scossa dall’incontro con Erik (Roberto Sturno). Si alternano colpi di scena, battute feroci, commozione e umanità nel dialogo serrato dei due uomini.
I protagonisti mettono a nudo le proprie fragilità e parlano d’amore, idealizzandolo e rendendolo impalabile ed evanescente. Colpisce la padronanza della scena di Mauri – 91enne – che riempie il palcoscenico con potenza recitativa ed empatìa.
Teatro Parioli, Roma, fino al 12 marzo h 21