Improvvisamente, in una domenica di luglio, può capitare di imbattersi in un allegro gruppo multietnico di ragazzi in Abruzzo che intona arie irlandesi, pur essendo di Roma: come accade nel centro Italia e precisamente a S. Stefano di Sessanio, in provincia dell’Aquila, paese montano di artisti che alle spiagge affollate preferiscono l’aria rarefatta dell’altipiano delle Rocche.
Qui nel parco Gran Sasso e Monti della Laga, il tempo si è fermato e tutto intorno sembra di essere in un altro secolo. A perdita d’occhio nessun segno di civiltà ma grigioverdi molti ingialliti da qualche fiore e poca vegetazione d’alta quota. Cavalli, paesani e contadine che guardano in silenzio i turisti arrivare.
In questo villaggio dell’aquilano, chi legge fiabe ai bambini in piazza, chi partecipa ad un concorso fotografico nel borgo, chi fa teatro itinerante e chi rallegra i vicoli con musica di strada. Artigianato e buon cibo semplice: questi i prodotti che il territorio offre ai tanti visitatori. Povere cose, ma autentiche e uniche, perciò preziose per chi le sa apprezzare e ne coglie il valore intrinseco.
“Nel non così lontano 2013 abbiamo organizzato la nostra prima session. Niente di che allora: tre sgabelli in fila, un paio di spartiti e una pinta di birra, ma ci siamo così divertiti che è stato quasi impossibile smettere! Alla fine anche altra gente si è aggiunta e adesso siamo parecchi!“, racconta il portavoce degli “Irish pop corn”, mentre Giulia ci invita il 31 ottobre ad Anagni, al festival celtico per Halloween. Un altro membro del gruppo folk – di evidenti origini asiatiche – ci saluta sorridendo, mentre suona felice con i suoi amici.
Se bellezza attrae bellezza, questi ragazzi sono nel posto giusto al momento giusto, sorridendo alla vita e regalando letizia a chiunque li ascolti. La migliore gioventù incontra terre ricche di magia e storia: che begli incontri si possono fare, fra mura medievali e vicoletti abbandonati di paesini appenninici…