Colli Euganei, natura e cultura

Colli Euganei, che sorpresa: arrivare da queste parti venendo da una grande città può prevedere uno choc ambientale, tanto è verde, silenziosa e florida questa terra.

Vigneti che ricamano le valli di origine vulcanica, aria tersa e profumi intensi. Immergersi nella natura è imprescindibile, venendo qui, magari per una cena in vigna con tanto di polaroid-ricordo.

SEGNARE IN AGENDA

Tante le iniziative memorabili legate ai prodotti locali, come la passata “Cinema in cantina” con il regista che presentava il suo film degustando ottimi vini.

Dopo Chic Nic in Villa a Villa dei Vescovi il 21 maggio, è prossima la festa dei Bisi, il 27 e 28 maggio. Molte anche le proposte attuali della “Strada del vino”, il 10 giugno www.stradadelvinocollieuganei.it .

All’ Anfiteatro del Venda, Francesco, Andrea e Yuri animano dei veri e propri “Sentieri Sonori” attraverso cui si conoscono persone, ascolta buona musica e si scopre il territorio. www.anfiteatrodelvenda.it

Concerti “sostenibili” con ritrovo per tutti al tramonto per l’escursione a piedi con guida, pic nic e concerto. Solari, accoglienti e gentili i tre animatori regalano mele a chi si accinge a percorrere un loro sentiero sonoro.

BERE BENE, DORMIRE MEGLIO

Il Fior d’Arancio Docg, fiore all’occhiello dei Colli, è la versione locale del Moscato Giallo: di provenienza tutt’ora incerta, si suppone che il vitigno possa essere di origine siriana e arrivato a noi dalla Grecia. Bouquet irresistibile, ricorda zagara e agrumi.

A proposito di vino, ottimo “Quota 101” dell’appassionato Roberto, con tanto di film e musica consigliati su etichetta. www.quota101.it

Ospitati in b&b di provincia o in rustici agriturismi, un soggiorno qui riconcilia col mondo. Questo ecosistema favorisce la riconnessione con sé stessi perché fuori dal turismo di massa.

Per chi poi volesse vivere un week end principesco, è possibile alloggiare in storiche ville, godendo di un’atmosfera unica e fiabesca.

W L’ITALIA!

Su questi colli si scrisse la storia d’Italia, altro ottimo motivo per visitarli. “Scelgo questa: è una stanza tranquilla che mi permette di stare vicino ai miei uomini” disse il generale Diaz quando entrò nella stanza 110 dell’hotel Trieste Victoria di Abano.

Definito uomo “di tranquillo ardimento” da D’Annunzio, di “temperamento calmo” da Nitti e “buon diplomatico” da Montanelli, Armando Diaz alloggia fra Badoglio (stanza 111) e Scipioni (stanza 109).

Fu qui che lesse, approvò e firmò il bollettino della Vittoria del 4 novembre 1918. E’ qui che si compiono i destini dell’Italia, è qui che il generale decide strategie e tattiche.

OZIO E ABLUZIONI

Per chi ama il termalismo, non ha che da scegliere: tutta la zona fra Abano e Montegrotto è attrezzatissima per la migliore ospitalità, come il Trieste Victoria Hotel.

Il nuovo concetto di “White SPA” che propone l’hotel richiama la purezza del bianco: nei trattamenti, nel non colore, nei sofisticati rituali che avvolgono gli ospiti.

Dalle cascate antistress agli impacchi di argilla locale, dalla Jasmin therapy alla Crystal pool session. Consigliato il rituale “Belle Epoque” per tornare ai fasti del termalismo di fine ‘800.     

Il principio antinfiammatorio del fango termale euganeo è stato riconosciuto e tutelato da un brevetto europeo. Non solo turisti nord europei: attori internazionali e atleti olimpionici frequentano le strutture da sempre.

LO SAPEVATE CHE…

Venezia è pavimentata da una pietra che si estrae qui: robusta roccia ruvida, la trachite ha una proprietà antiscivolo utilissima in queste zone umide.

Il viaggio tra Padova e Venezia rientrava nel famigerato Gran Tour in Italia, fondamentale per l’educazione di aristocratici e viaggiatori. Nel 1500 l’Italia divenne una sorta di scuola d’élite per i giovani rampolli delle famiglie nobili europee.

Costoro soggiornavano in Italia per mesi, a volte anni, respirando cultura, usi e costumi. Gli italiani, ad esempio, usavano la forchetta come utensile per mangiare quando gli inglesi mangiavano ancora con le mani…

RISALENDO IL FIUME

La gita in battello sul Brenta con le sue rive adorne di ville e giardini è un must: www.ilburchiello.it o www.battellidelbrenta.it: la navigazione è parte della cultura locale, dove esplorare anche antichi mulini ad acqua.

COLLI E BELLE LETTERE

D’Annunzio descrisse i Colli Euganei ne “Il fuoco” e vi ambientò alcuni suoi romanzi anche Fogazzaro. Nel XVI sec. i compositori italiani di madrigali utilizzarono molte delle poesie del Petrarca e Franz Liszt ne musicò tre sonetti.

Il Petrarca… volete vedere la poltrona in cuoio dove sedeva? O il quadro che lo ritrae con l’eterea Laura? Si vada allora ad Arquà Petrarca.

Entrando nella sua casa, c’è un piccolo giardino all’italiana dove si può facilmente immaginare il sommo poeta passeggiare immerso nella meditazione quotidiana.

In una nicchia a piano terra della casa dove egli trascorse gli ultimi anni, c’è la sua gatta imbalsamata. Petrarca, il più grande umanista per aver lasciato in eredità alla poesia italiana dolcezza e melodìa, scelse di morire fra queste verdi colline.

VILLE VENETE

Le ville venete sono famose in tutto il mondo: quella che ha recentemente riaperto i battenti al pubblico – dopo un lungo restauro – è www.villaselvaticoterme.it dall’ ipnotica lancetta segna vento nella volta celeste della sua cupola.

Commissionata dalla famiglia da cui prende il nome, la villa secentesca sorge sul Colle S. Elena e la si raggiunge da una sontuosa scalinata o tramite un suggestivo tunnel scavato nella roccia che conduce ad un ascensore.   

La giovane guida Federica, con i suoi occhi color carta da zucchero, spiega benissimo lo spirito della residenza, trasmettendone tutta l’originalità costruttiva. 

Romantici – ma non balneabili! – i laghetti termali con ponti

celli di legno nel giardino circostante. Superata la Porta dei Sogni, richiami simbolici ed esoterici sono disseminati nel parco e all’interno della residenza.

www.villadeivescovi.it E che dire di questa superba Villa? Edificata nel comune di Torreglia per fondersi completamente nella natura circostante, con tromp-l’oeil bucolici, finestre aperte sui colli e portici dove lasciarsi ispirare cullati dal cinguettìo degli uccelli e farsi accarezzare dalla tiepida brezza.

Il poggio fu scelto da Tito Livio per una sua residenza di campagna; stessa sorte ebbe la villa, divenendo – nei secoli – luogo d’incontro di intellettuali e letterati. Archi monumentali lasciano apprezzare sulla pelle i raggi del sole, oltre donare una superba vista.    

ANDAR PER CASTELLI

www.castellodelcatajo.it Costruita a metà del ‘500 su progetto di Andrea della Valle, questa fortificazione ha un aspetto imponente (350 stanze!) benchè fosse stato concepito per la villeggiatura e i ricevimenti. Lo stupore era il sentimento che i proprietari volevano suscitare negli ospiti.

Un elefante ed altri elementi orientali conferivano alla residenza un che di esotico e misterico. Monumentali le magnolie del XVIII sec. e la gigantesca sequoia americana.

Un settore dedicato alle rose antiche si apre sulla sinistra del viale e una lunga galleria verde fa ombra nelle sere d’estate.

Visibili i segni a matita della principessina Maria Beatrice che segnava – crescendo – la sua altezza sul muro della sontuosa camera da letto.

Le feste si tenevano in una terrazza da cui apprezzare battaglie navali e spettacoli teatrali; i grandi saloni minuziosamente affrescati raccontavano la storia della famiglia 

DOVE MANGIARE?

Si può mangiare male in un posto così? Escluso. A cominciare da Incalmo www.incalmoristorante.com dove – in un ambiente arredato con citazioni di Jo Ponti – si fonde tradizione e modernità, accolti calorosamente dai due titolari. 

Ambiente antico, menu classico, accoglienza familiare all’ antica trattoria Ballotta www.anticatrattoriaballotta.it.: realtà gelosamente custodita e tramandata da generazioni, qui si possono trovare i piatti della cucina tradizionale euganea.   

Da Marta e Giorgio www.osteriavolantetorreglia.it imperdibili le alici fritte che Giorgio spaccia ironicamente per “patatine”; per i carnivori, tartare di chianina e fassona, ma anche i vegetariani saranno soddisfatti dal menu. Molti i formaggi presidio Slow-Food.

E PER SMALTIRE…

Dall’arrampicata al golf, dal ciclismo al trekking passando per i parchi avventura, di sicuro non ci si annoia. Questi Colli, da soli o in compagnia, sono vivibili tutto l’anno.

Ultima novità per gli amanti della “vacanza attiva”: il trail running, recente disciplina podistica che impone percorsi  dall’elevato grado di difficoltà caratterizzato dal susseguirsi di salite, discese, terreni fangosi, boschi da attraversare, etc.