Tarquinia, l’antica Corneto

 

L’antica Corneto – oggi Tarquinia, riserva piacevoli e inaspettate sorprese a chi è amante di un turismo lento e rispettoso del territorio e dei suoi abitanti. 

Il nome iniziale pare derivasse dalla forte presenza di piante di corniolo. oggi Tarquinia è tappa obbligata per studiosi e non.

Opera iconica, capolavoro della coroplastica etrusca e simbolo della città di Tarquinia sono i cosiddetti “Cavalli alati”: una lastra fittile decorata ad altorilievo con una coppia di cavalli alati scalpitanti nell’atto di spiccare il volo.

Fino al 5 maggio si può ammirare la mostra “1437. La Madonna di Filippo Lippi, Tarquinia e il cardinale Vitelleschi”. L’esposizione ha permesso il ritorno temporaneo a Tarquinia del celebre dipinto “La Madonna di Tarquinia” – conservato a Roma a Palazzo Barberini – nel luogo per cui era stata pensata e commissionata dal cardinale mecenate.

La sontuosa residenza del cardinal Vitelleschi è sede del Museo Archeologico, il più importante al mondo per reperti e storiografia etrusca. La mostra è itinerante, includendo anche altri luoghi simbolici della cittadina: il Duomo, la chiesa di S. Maria in Castello, il palazzetto di S. Spirito (archivio comunale) e la Sala degli affreschi del Palazzo Comunale.

Grazie ad un QRCode il turista può atterrare su una piattaforma gratuita interattiva ricca di contenuti e documenti. Il biglietto d’ingresso consente l’accesso anche alla necropoli dei Monterozzi.    

Tarquinia è punto di arrivo di visitatori da ogni parte del mondo, giovani e meno giovani, scolaresche e comitive. Ottimi i ristoranti e le attività ricettive, attive anche fuori stagione vista la vicinanza a Roma, Civitavecchia e Viterbo.  

Ma Tarquinia si presta anche per un soggiorno meno fugace: ricca l’agenda culturale del luogo, come il gioco di ruolo con Luca Polidoro dal titolo “una giornata in Cancelleria” ambientato nell’Archivio Comunale, o il laboratorio di cucina con Vittoria Tassoni. 

Patrimonio mondiale dell’Unesco, di una visita al museo etrusco di Tarquinia resta impresso il modo di decorare i sepolcri delle famiglie aristocratiche con scene colorate di carattere magico-religioso raffiguranti banchetti funebri, danzatori, suonatori e giocolieri.

Pregevole anche lo stile medievale del centro storico, con il torrione di Matilde di Canossa. A ridosso della costa dell’antica città etrusca, da vedere poi la Riserva Naturale Saline di Tarquinia: sito naturalistico di estrema importanza in quanto unica salina del Lazio.

Cultura, archeologia, storia e natura: sostenibilità a tutto tondo per una vacanza per tutta la famiglia, all’insegna della scoperta e della salvaguardia del nostro patrimonio, invidiato da tutti.