Cultura del vino, tradizione immortale

di REDAZIONE WELLTRIBUNE.IT · PUBBLICATO 3 GIUGNO 2018

“L’unica a livello nazionale, ce ne vorrebbero di più”, dice Alessandro Carletti – titolare dell’Azienda Agricola Casale Marchese a Frascati, Rm – a proposito della manifestazione ‘Cantine Aperte’ indetta annualmente dal Movimento Turismo del Vino: “Nasce come evento che dà visibilità a noi produttori, nell’ ultima domenica di maggio; ora ce n’è un’altra – l’ultima domenica di settembre – e si chiama ‘Benvenuta vendemmia’. A mio avviso, nella nostra regione la famosa ‘strada dei vini’ non è percorsa adeguatamente, perché oltre alla cartellonistica, non c’è una guida che dice dove sono collocate tutte queste cantine”. La casa vinicola è garanzia di alta qualità: dal classico Frascati superiore DOCG al Clemens, dal Rosso Eminenza al Marchese de’ Cavalieri, dal Cannellino DOCG al Cortesia. L’invitante clima di festa campagnola di una volta accoglie esperti, i curiosi e i turisti in visita nella splendida tenuta di famiglia nei Castelli Romani, dove – da 7 generazioni – la sua famiglia coltiva questa passione. Oggi, un’ala del palazzo settecentesco è dimora abituale dei proprietari, mentre l’altra parte è dedicata alla lavorazione del vino fino all’imbottigliamento. Il Casale, che poggia su due antiche cisterne romane e su un tratto della via Labicana, ha una terrazza da cui a perdita d’occhio si ammirano curatissimi vigneti e oliveti. Insieme a degustazioni di prodotti locali, uno stand nella corte attira l’attenzione: in bella mostra, ritratti e paesaggi realizzati da Federico Heidkamp Gonzaga (già ritrattista di M.Cristina di Savoia) con una tecnica particolare, ‘vino su carta’. www.casalemarchese.it

Proseguendo il percorso enologico, si incontra la Cantina del Tufaio a Zagarolo, dove si è accolti da madre, padre e figlia che portano avanti con dedizione l’amore per la cultura enologica. L’Azienda vitivinicola, fondata dagli eredi della casata Loreti, è costituita da un Casale posizionato al centro dei vigneti e da una suggestiva grotta scavata nel tufo profonda 16 metri dove viene affinato lo spumante metodo classico ad una temperatura costante di 12,5°. Il padrone di casa, oltre a far degustare i propri prodotti, spiega con dovizia di particolari tutte le fasi della lavorazione del vino e dello spumante, mostrando macchinari e trucchi del mestiere. Tufaio Brut e Tufaio, Ammaria, Annike e Casale Tiberio, sono le etichette della Casa. www.cantinadeltufaio.it

A Montecompatri, la Tenuta le Quinte, oltre ad accogliere gli ospiti con abbinamenti dei suoi vini con i prodotti gastronomici locali, regala anche t-shirt con logo aziendale, e propone – oltre alle etichette vinicole – anche una birra di mosto d’uva: Sinapsi. Altra situazione, più moderna e meno tipica, forse, ma ugualmente efficiente e molto commerciale. Facilmente raggiungibile, l’azienda consente facilità di parcheggio, accesso anche per disabili e uno spazio esterno per i bambini. www.tenutalequinte.it

Il movimento Turismo del Vino del Lazio propone molte iniziative, incontri e degustazioni tematiche allo scopo di promuovere la cultura del ‘viaggio enologico’, in cui si incontra gente che – attraverso la scoperta di un vino – conosce la storia delle famiglie che hanno dedicato ad esso intere generazioni senza interrompere la tradizione. Prossimi appuntamenti: Calici di Stelle in agosto, S. Martino a novembre e, per finire in festa, a Natale il brindisi di fine anno. “Una coppa per la salute, due per il piacere, tre per il sonno”, dicevano gli antichi romani, e il vino, nettare degli dei e grande risorsa turistica, ce lo invidiano ancora in molti, malgrado le nuove – ottime – produzioni extraeuropee. Inoltre, Viaggiare ‘di vino in vino’ significa riscoprire una regione, un’Italia intera, ricca e prolifica di prodotti unici e inconfondibili. rwww.mtvlazio.it

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