Generazione Z: Francesco, Ilaria e Lorenzo

Ecco a voi la “Generazione Z”, ovvero ragazzi pensanti. Tutt’altro che vinti, pigri e indifferenti. Attivi, curiosi e positivi come molti dei loro coetanei. Che usano bene la loro intelligenza e non si fanno intimidire dalle avversità della vita perché la vita la amano. 

Cercano risposte, si interrogano e propongono un modello di vita basato sull’empatìa, multiculturale e generazionale. Costituiscono la migliore risposta a chi li vorrebbe inebetiti da policonsumi e innamorati dell’eccesso.

Hanno consapevolezza del mondo che li circonda, e delle sfide che richiede abitarlo. Credono che mantenere una “sanità mentale” alla loro età sia di fondamentale importanza, in una fase distopica come l’attuale. 

Sono persone ‘senzienti’ con ben chiara l’importanza di avere rispetto di sè, della propria sensibilità e delle proprie scelte. Si fidano del loro istinto che li guida più e meglio dei social, sperimentando un linguaggio nuovo ma antichissimo.     

Stanno facendo “anticorpi” a degrado valoriale, a bisogni indotti e all’apparire più che all’essere. Costruiscono le basi della loro personalità guardando  la realtà con “romantico scetticismo” , refrattari alle lusinghe di facili scorciatoie e armati di cultura.