di Ada Braccioli
Torna, più scintillante che mai, la quarta edizione italiana de “La piccola bottega degli orrori”.
Lo spettacolo, che debuttò in Italia nell’ormai lontano 1988 dimostra di non essere invecchiato di un giorno, anzi, il rinnovamento lo lascia germogliare gloriosamente proprio come accade all’insaziabile pianta protagonista della storia, interpretata magistralmente dalla Drag Queen internazionale Velma K (Lorenzo di Pietro).
Siamo nella New York degli anni ’60, una strana pianta, dal regime alimentare non proprio vegano, può risollevare le sorti di un negozio al limite del fallimento, ma quale sarà il prezzo da pagare?
I costumi (pazzeschi) di Francesca Grossi e la scenografia di Gianluca Amodio sono meritevoli di un grande plauso.
Le tre stelle narranti Stefania Fratepietro, Giovanna D’Angi e Claudia Portale creano un trio esplosivo, rispettoso e colmo di rinomata bravura.
Un altro grande ritorno è quello di Giampiero Ingrassia nei panni di Seymour, che indossa magnificamente dopo 30 anni.
Menzione speciale per Emiliano Geppetti, bravissimo nel ruolo del maledetto dentista Orin Scrivello, personaggio scomodo e difficile.
Nel cast anche Belia Martin (Audrey), Fabio Canino (Mushnik) e un ensemble di 4 giovani talenti.
Splendide coreografie di Luca Peluso e direzione musicale del maestro Dino Scuderi.
Regia minuziosa, puntuale ed appassionata di Piero Di Blasio.
Irriverente, clamoroso e accattivante, è uno spettacolo che merita di essere visto.
Tanti sono i momenti comici come tanti sono i temi, oscuri e delicati, affrontati con garbo e serietà.
E voi, cosa sareste capaci di fare per ottenere ciò che desiderate?
Fino al 22 Dicembre al Teatro Sala Umberto di Roma.