Cirque du soleil, poesia pura

Emozione pura, quella che si prova al tendone di viale Tor di Quinto di Roma alla prima del Circo internazionale più famoso del mondo.

Attesa, meraviglia e commozione si avvertono negli occhi del pubblico durante lo spettacolo.   

Le bandiere che sventolano all’ingresso del “villaggio su ruote ” rappresentano le 27 nazionalità della crew.   

Fare la loro vita dev’essere bello: la cucina è il cuore del villaggio, luogo d’incontro dove il cast e la troupe chiacchierano e seguono gli eventi sportivi in TV.

Sì, perchè molti di loro hanno trascorsi sportivi di altissimo livello, come si evince dalle performance mirabolanti.

Questo ribalta l’idea di circo sia con citazioni coltissime (Fritz Lang, Georges Mèliés, Bauhaus) che con il non uso di animali e i riferimenti a leggende magiche.

Spettacolo vintage e ipertecnologico insieme, con un’estetica retro-futurista opposta allo spettro della miniaturizzazione tipico dell’era elettronica.

Lo spettacolo in tourneé questa stagione prende il nome dagli “Assistenti del Cercatore” (i Kurios), e il costumista Philippe Guillotel sperimenta forme insolite per vestirli. 

Sono strani personaggi ultraterreni metà umani e metà meccanici, costruiti con scarti e parti riciclate dal loro ingenuo e ingegnoso creatore.

È come se Jules Verne incontrasse Thomas Edison in una realtà alternativa, fuori dal tempo.” spiega lo scenografo Stéphane Roy.

Nella mente dello scenografo, il Cercatore ha costruito la mano con oggetti rari raccolti durante i suoi viaggi.

Un dito di legno trovato a Siena nel Rinascimento, un’unghia raccolta in un tempio greco, e così via. La mano meccanica è un esempio dell’etica DIY,“do it yourself”.

Assistendo rapiti alle scene, sembra di essere in un tempo sospeso tra passato e futuro, in una realtà alternativa dove esplorare nuove forme espressive.

Ecco che arrivano gli abitanti di un paese immaginario chiamato Curiosistan e si presentano nel mondo del Cercatore per attivare la sua immaginazione.

Quest’ultimo crede in un mondo invisibile dove risiedono le idee più folli e i sogni più grandiosi.

Scoprirà che le meraviglie sono a disposizione di chi si fida del proprio intuito e della propria immaginazione.

Tutti gli artisti mettono in mostra l’incredibile agilità del corpo librandosi nell’aria in perfetta sincronìa. 

“Teatro di mani” (a Roma lo ha portato l’artist di strada Marcèl, a piazza Navona), “gemelli siamesi” fra i più bei moment della serata.

In “mondo capovolto”, dei commensali si accorgono che il loro esatto doppio esiste in un universo parallelo sopra di loro, dove si sta svolgendo la stessa cena… 

Non si può dire di conoscere il circo se non si assiste ad un loro spettacolo, autentico, immaginifico, entusiasmante. 

La compagnia circense sarà a Milano dal 10 maggio al 25 giugno.

Cirque du Soleil “Kurios-Cabinet of Curiosities” Roma, fino al 29 aprile