di REDAZIONE WELLTRIBUNE.IT · PUBBLICATO 5 GENNAIO 2019
Siamo in Catalogna, dove nella piazza principale di Barcellona é stato allestito-per tutte le festività-un vero e proprio villaggio a misura di bambino/a. E tutti biocompatibile, senza elementi di plastica, con giochi e piste rigorosamente di legno naturale. Giochi interattivi dove i papà sono molto richiesti perché infondono sicurezza ai propri figli insegnando loro a salire e scendere da tronchi, camminare su un ponticello traballante o uscire da un labirinto di corde. Aspettare quella che per gli spagnoli è una festa molto sentita: l’arrivo dei re magi, è possibile anche in modo educativo, ecosostenibile e laico, dove – al posto di simboli religiosi – fa bella mostra di se’ un anziano gigante circondato da quadranti che segnano l’ora di vari Paesi, rappresentante il tempo che scandisce le stagioni della vita.
Da povero materiale di scarto si possono ricavare tante cose, anche dando loro un significato fortemente simbolico come un presepe. Oggetti si uso quotidiano come bottiglie vuote di detersivo, tappi di plastica e penne Bic possono diventare – con un po’ di fantasia e manualità – opere da mettere in mostra e far vincere dei premi, come quelli vinti da alcuni bambini madeirensi ed esposti nell’atrio del Comune di Madeira per le festivita’ natalizie. Come monito a non gettare in acqua oggetti non biodegradabili, i bambini isolani si sono mostrati molto ingegnosi: amano quell’ habitat. Il mare, che li circonda e li allontana dalla terra ferma, per loro è una risorsa vitale. Crescono con un valore preciso: quello di proteggerlo dai rischi ambientali. Sanno che oggetti non biodegradabili – come quelli rinvenuti sulle spiagge e usati da loro per realizzare i presepi – uccidono la fauna marina (che crede siano commestibili) e inquinano irrimediabilmente.
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