“Ti racconto una storia”: un Edoardo Leo da non perdere!

 

Ieri, 23 Luglio 2022, è andata in scena una rappresentazione di grande forza e bellezza: “Ti racconto una storia”.

Un reading-spettacolo colmo di suggestioni e realtà quello di Edoardo Leo insieme a Jonis Bascir (che ne cura le musiche).

Il duo frizzante e generoso, fatto di parole e chitarra, crea una perfetta formula di show.

La Cavea dell’Auditorium di Roma scoppia di entusiasmo e amore verso uno degli attori italiani più apprezzati del momento.  Un sold out più che meritato!

Ma di cosa parla lo spettacolo? Del vicino di casa, dello scrittore preferito, del professore che ci ha ispirati, del passante che ha detto la cosa giusta al momento giusto, della nostra società.

Non c’è perfezione quando si tramanda, ma voglia di invitare il proprio interlocutore nel mondo che si sta visualizzando, magari romanzando un po’, giusto per renderlo più accattivante.

Nulla di superfluo disturba l’attenzione dello spettatore che rimane per due ore incollato ad ogni sillaba di Leo, che narra con garbo e semplicità aneddoti, eventi, racconti e monologhi.

Ci si serve soprattutto di spaccati di vita vera, battute ascoltate per strada, brani presi in prestito da attori e scrittori che trovano nella schiettezza dell’esposizione grande respiro.

Il libro dell’attore che Edoardo Leo presenta all’inizio, non è altro che un compiacente raccoglitore di quotidianità rubata, di piccoli lampi di ispirazione che determinano poi la costruzione di quella che risulta essere una piacevole chiacchierata tra amici.

Condividere è il pensiero alla base dello show. A disposizione di tutti rimangono battute divertenti, piccoli attimi di comico patriottismo romano e diverse riflessioni taglienti da portare orgogliosamente a casa. Si torna in famiglia con la voglia di tramandare ciò che si è appreso, ciò per cui si è riso a crepapelle, ciò che ci ha colpito.

Si ride si, ma non solo. Ci si osserva, attraverso il modo di raccontare, di ascoltare e ci si mette in gioco pur rimanendo seduti, perchè la condivisione implica anche la partecipazione, un udito attivo e i due artisti sanno bene come coinvolgere e deliziare il pubblico.

Il gioco sul palco e l’attenzione e complicità in platea tengono forti le redini della rappresentazione. Parola dopo parola ci si dà fiducia, si costruisce un’intesa e si abbatte la freddezza tra chi è sotto i riflettori e chi ne ammira il talento. 

L’audience romano poi, giocando in casa, dona sicuramente maggiore agio e goliardia al protagonista, creando un affiatamento vincente.

Uno spettacolo sempre nuovo e fresco, da vedere e rivedere. 

Non perdetevi il nuovo appuntamento capitolino di Capodanno, per un’edizione speciale di questo brillante e fortunato spettacolo. I biglietti sono già in vendita e lasciatevelo dire, evaporeranno! Fossi in voi prenoterei già da ora, non dite che non vi avevo avvisato!